13-03-2009 11:57

In Italia mancano gli stadi e la cultura

Adriano Galliani analizza il perché del crollo dell'Italia nel ranking europeo

"Cosa manca al calcio italiano? Mancano soprattutto gli stadi e anche un certo tipo di cultura. Ma soprattutto gli stadi. Anche perche' i diritti televisivi sono evidentemente piu' alti in Inghilterra dove ci sono gli stessi abitanti ma gli abbonati a BskyB sono doppi. Quindi e' difficile intervenire". L'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, all'ingresso in Lega Calcio torna sulla debacle italiana in Champions League, con Inter, Juve e Roma eliminate da formazioni inglesi.
 
"Non ci sono altre strade se non incrementare i ricavi da stadio per non cadere - continua - d'altra parte dieci
anni fa eravamo primi nel ranking europeo, un motivo ci sara' se dopo dieci anni non lo siamo piu'.  Le squadre europee sono piu' forti sul campo? Sono squadre che hanno giocatori piu' importanti. Dieci anni fa il Milan fatturava piu' del Real Madrid e del Barcellona e piu' degli inglesi e adesso meno, i dirigenti sono gli stessi. Evidentemente e' successo qualcosa di strutturale che e' facile da individuare. D'altra parte sono anni che lo diciamo e
non e' mai stato fatto nulla anche in questo settore l'Italia sta retrocedendo nella classifica europea".
 
Al di la' delle prestazioni, nessuna delle tre italiane e' sembrata mostrare la mentalita' che negli ultimi anni ha portato invece il Milan a cogliere risultati importanti in Champions. "Il Milan ha dato una certa impostazione ai suoi giocatori, le otto finali sono li' che lo dimostrano - spiega Galliani - Noi abbiamo cercato di metterla nella testa dei giocatori, sin da subito, nell'87 quando abbiamo iniziato, e non e' un caso che noi immediatamente dopo abbiamo fatto una finale nell'89, nel '90 e i quarti di finale nel '91. Non giochiamo nel '92 ma facciamo finali nel '93, '94 e '95.
 
Crediamo di avere questo tipo di know-out che cercheremo di rinsaldare per il futuro". Ma da tifoso milanista non si puo' dire comunque felice per l'eliminazione delle italiane. "Ho gia' detto che non posso essere felice perche'
perdendo posti nel ranking europeo rischiamo di diminuire le squadre che fanno le Coppe - aggiunge Galliani - Quindi non riesco a capire come si possa essere felici. Chi e' felice e' stupido. Noi siamo a un passo dal perdere anche il terzo posto e quindi una squadra in Champions League".

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